Il viaggio della tarantola

I diari della ValeEccoci qua, di rientro in Italia.

Dopo 18 mesi di viaggio togliamo le infradito dai piedi, disfiamo gli zaini, diamo i regali agli amici e ci rimettiamo gli abiti “civili”. Il ritorno a casa ha come sempre un sapore strano.
Diamo una bella pulita, sballiamo gli scatoloni, rifacciamo il letto e tiriamo fuori i vestiti pesanti perchè l’inverno è alle porte.
Gli amici, i parenti, la buona cucina ci inebriano la testa e lo stomaco e sono talmente tante le cose da fare che per rimetterci in carreggiata ci vorrebbero giornate lunghe 78 ore.
Portiamo il Furbone a fare un controllino dal meccanico, andiamo a fare la spesa, laviamo chili e chili di panni, passiamo le ore con i nipoti e ci regaliamo qualche bicchiere in compagnia degli amici raccontando del viaggio.
Sono contenta di essere tornata a casa? Non lo so.
E’ difficile spiegare tutte le considerazioni che ho fatto viaggiando perché sono davvero tante. Per prima cosa posso dire che un luogo può’ essere bello o brutto ma che questo poca importa perché sono le persone che si incontrano durante il viaggio che rendono indimenticabile un luogo.
Ad esempio, nonostante le Filippine non mi siano piaciute, devo dire che ho un ricordo speciale di questo viaggio perché abbiamo attraversato le isole in compagnia di Carlos, l’amico spagnolo di Paolo, e di Daniel un ragazzone della Repubblica Ceca alto 2 metri e sempre con un tasso alcolico nettamente sopra la media. Continua a leggere Il viaggio della tarantola

Gambia

The GambiaGuarda tutte le foto del Gambia.
Amadou ha 18 anni e noi siamo i suoi primi ospiti tramite il couchsurfing. La sua casa è una corte, ci sono più di trenta persone tra adulti e bambini che vivono qui. Appena arrivati ci fanno accomodare nella nostra stanza che non è altro che un materasso tirato in terra con quattro mura tutte intorno e un tetto fatto di lamiera. Fa caldissimo e si suda anche da fermi. Mangiamo un boccone e poi ci portano ad un party, musica dal vivo e un sacco di ragazzi che ballano. Ma noi, un po’ perchè siamo stanchi e un po’ perchè non fa per noi, ci fermiamo poco e andiamo a letto abbastanza presto. Gambian food
Il giorno dopo facciamo colazione a base di frittelle, fagioli e cipolla, dopo di che con Amadou e altri suoi amici/parenti andiamo a fare un giro per il villaggio, ci portano a vedere il mercato, la loro scuola, la moschea e il campo di calcio. Davanti alla casa di Amadou gli abitanti di Sukuta stanno costruendo una moschea. La stanno costruendo con i soldi della beneficenza e nei giorni liberi tutti danno una mano per costruirla. Noi allora decidiamo di fare un’offerta anche per ricambiare la loro ospitalità. Il giorno dopo andiamo con Amadou e Amstrong, un suo amico, a vedere una specie di parco naturale..una cosa per turisti con tanto di pozzetta con dentro 4 o 5 coccodrilli, ovviamente evitabilissimo. Poi ci portano a vedere il mare, o meglio ci portano a vedere la zona più turistica sulla costa. Villaggi turistici di super lusso, ristoranti di ogni tipo, dall’italiano al tailandese e un sacco di altre cazzate per turisti. Per vedere il mare entriamo in un villaggio ultra chic. Continua a leggere Gambia