Dal Gambia alla Guinea Bissau

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Alle 6 del mattino ci svegliano le preghiere del padre e verso le 6.45 siamo pronti e operativi per spostarci verso la Guinea Bissau. Senza dire niente a nessuno lasciamo la casa ma il padre è seduto a chiacchierare con un amico appena fuori della porta della corte e subito va a svegliare suo figlio Amadou. Mentre Valeria rimane con il padre io vado a chiedere per l’autobus da prendere. Arriva Amadou che si infila sul bus insieme a noi, vuole accompagnarci fino al garage per il confine ma appena capisce che non abbiamo nessuna intenzione di pagargli il biglietto se ne va senza troppi convenevoli, tanto i soldi da noi li ha già presi. Con il bus andiamo fino al garage per il confine e da lì prendiamo un taxi fino alla prima città del Senegal. Cambiamo quei pochi Dalasi che ci sono rimasti e con quelli prendiamo un altro taxi per la capitale di Casamace. In teoria non dovevamo fare questa strada perchè in questa zona del Senegal ci sono dei ribelli che combinano un po’ di macelli ma l’alternativa sarebbe stata di andare verso l’interno del Gambia per poi ridiscendere senza attraversare la Casamace ma ci avremmo impiegato due o tre giorni di più. Lunga la strada ci sono molti posti di blocco con tanto di militari con i mitra in mano. Continua a leggere Dal Gambia alla Guinea Bissau

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Amadou ha 18 anni e noi siamo i suoi primi ospiti tramite il couchsurfing. La sua casa è una corte, ci sono più di trenta persone tra adulti e bambini che vivono qui. Appena arrivati ci fanno accomodare nella nostra stanza che non è altro che un materasso tirato in terra con quattro mura tutte intorno e un tetto fatto di lamiera. Fa caldissimo e si suda anche da fermi. Mangiamo un boccone e poi ci portano ad un party, musica dal vivo e un sacco di ragazzi che ballano. Ma noi, un po’ perchè siamo stanchi e un po’ perchè non fa per noi, ci fermiamo poco e andiamo a letto abbastanza presto. Gambian food
Il giorno dopo facciamo colazione a base di frittelle, fagioli e cipolla, dopo di che con Amadou e altri suoi amici/parenti andiamo a fare un giro per il villaggio, ci portano a vedere il mercato, la loro scuola, la moschea e il campo di calcio. Davanti alla casa di Amadou gli abitanti di Sukuta stanno costruendo una moschea. La stanno costruendo con i soldi della beneficenza e nei giorni liberi tutti danno una mano per costruirla. Noi allora decidiamo di fare un’offerta anche per ricambiare la loro ospitalità. Il giorno dopo andiamo con Amadou e Amstrong, un suo amico, a vedere una specie di parco naturale..una cosa per turisti con tanto di pozzetta con dentro 4 o 5 coccodrilli, ovviamente evitabilissimo. Poi ci portano a vedere il mare, o meglio ci portano a vedere la zona più turistica sulla costa. Villaggi turistici di super lusso, ristoranti di ogni tipo, dall’italiano al tailandese e un sacco di altre cazzate per turisti. Per vedere il mare entriamo in un villaggio ultra chic. Continua a leggere Gambia