Sud Est Asiatico, viaggio nel tempo

I diari della ValeDopo il breve ma intensissimo viaggio in Africa finalmente arrivo in Asia e con Paolo esploro Tailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Birmania, Malesia, Indonesia e Filippine.
Paesi affascinanti, culturalmente e paesaggisticamente, ottima cucina e gente cordiale, ecco svelato il mistero per cui l’Asia conquista il cuore dei viaggiatori.
La Tailandia è di sicuro il paese più semplice da visitare, mezzi di trasporto, agenzie e ostelli sono ovunque. Il miglior posto da dove iniziare per provare a viaggiare da soli, è come stare all’interno di un mega villaggio turistico, non si è mai abbandonati a se stessi perchè i Tailandesi hanno fatto del turismo un loro punto di forza. E’ un paese che offre di tutto, dai trekking, alle spiagge mozzafiato fino ai meravigliosi fondali marini. Si possono visitare villaggi remoti dove il tempo si è fermato o esplorare la caotica giungla metropolitana di Bangkok. Durante questo viaggio nel Sud Est Asiatico mi sono innamorata della cucina Vietnamita, della Birmania con la sua gente sincera e amorevole e di alcune incantevoli spiagge nelle Filippine.
Non dimeticherò mai le donne birmane avvolte da un pareo lavarsi nel fiume pettinandosi i lunghi capelli neri, la festa del Sto. Nino nelle Filippine, i contadini Cambogiani arare i campi aiutati dai bufali d’acqua, gli Indonesiani che cucinano il pesce fresco arrostendolo sulla brace fatta con le noci di cocco e così via..tantissime altre fotografie non sbiadiranno mai nella mia testa.
Mi è piaciuto questo viaggio, mi sono piaciuti i posti e le persone che ho incontrato ma ho capito una grande cosa, tutto si evolve e muta inesorabilmente. L’Asia come tutti i luoghi sta cambiando, l’ho compreso parlando con Paolo e altri viaggiatori che sono stati qui diversi anni fa e l’ho intuito anche io. Con il passare degli anni questi paesi stanno perdendo le loro tradizioni e il loro modo disincatato di fare le cose. Le donne che lavano i panni nei fiumi sono sempre meno, gli uomini non vogliono più lavorare la terra, in cucina iniziano ad arrivare le salsette già pronte e per le strade aumentano i mezzi di trasporto.
Ma se chiudo gli occhi mi rendo conto che questi paesi stanno facendo lo stesso percorso che abbiamo fatto noi. Senza andare troppo indietro con gli anni mia nonna mi raccontava che quando era giovane lavava i panni nel fosso, andava in giro in bicicletta perchè c’erano pochissime macchine e si preparava tutte le conserve in casa.
Essere in Asia in questi anni è come essere in un momento di transizione, dove le tradizioni si scontrano con lo sviluppo, gli anziani guardano i giovani attaccati ai cellulari stretti nei loro jeans alla moda e dove si iniziano a snobbare i noodles per mangiare nei fast food.
Una storia già vista, che ci si puo’ far raccontare dai nostri avi. Non  so se questo sia giusto o sbagliato ma di certo spesso penso che noi viviamo in un falso benessere dove è più faticoso sopportare i ritmi della vita quotidiana con il traffico, le tante ore di lavoro e le code nei supermercati che andare nel bosco a fare la legna per l’inverno o coltivarsi un piccolo orto per la casa. Così ho capito che quello che vorrei fare davvero non è viaggiare nel presente ma vivere nel passato.

2 commenti su “Sud Est Asiatico, viaggio nel tempo”

  1. ….commossa, la thailandia mia seconda patria….anche gli italiani avevano la reputazione di essere affabili e cordiali….

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