Isole Andamane

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Viaggio Chennai-Andaman.
3 giorni in barca per raggiungere Port Blaire, una barca piena zeppa di gente, totale di Europei a bordo 8 persone con le quali ho subito fatto gruppo. Gli Indiano sono simpatici e gentili ma per tre giorni di fila ci hanno rivolto a tutti le stese domande: come ti chiami, da dove vieni, che lavoro fai e quanto guadagni. Si può diventar pazzi anche perchè sulla barca non ti puoi allontanare troppo!
Appena salpati dal porto, con almeno 3 ore di ritardo del tutto previste, al pimo rollio della barca alcune persone hanno cominciato a sentirsi male..

Ho un posto in Bunk Class, che non e un campo di concentramento ma lo ricorda abbastanza, praticamente è un bordello. C’è chi mangia e lascia cadere sul pavimento gran parte del cibo così la sera ti puoi divertire a schiacciare degli scarafaggi che sono grandi come una mano. I cessi, che si dovrebbero chiamare bagni ma la parola cessi è decisamente più appropriata, sono delle stanze senza porte affinché non vadano persi gli odori migliori. In terra c’è sempre un 15 cm d’acqua che decorano il pavimento con immondizia, vomito e merda. Le latrine stanno di fronte al Bunk, anchesso senza porte. Andaman & Nicobar Islands (India)Lo stanzone del Bunk ha 50 letti a castello o forse piu’.
Arrivati a Port Blair abbiamo dovuto superare una folla di taxisti che stava aspettando l’arrivo della nave. C’era un taxista che era più che certo di poter portare la mia tavola da surf sull tetto del suo taxi senza legarla in nessun modo e insisteva dicendo “no problem, no problem”. Ci siamo spostati in un ostello di nome Central Lodge. Non male, ma non tutti si sono trovati bene con la doccia “Indiana”, sarebbe a dire che si raccoglie l’acqua in un secchio grande e poi con un secchio piu’ piccolo ci si tira l’acqua adosso.

Ci siamo fermati all’ostello per qualche giorno per rilassarci dal viaggio in barca. Dopo di che io e Richard, grande viaggiatore inglese, ci siamo spostati su Hevelock un isola di fronte Port Blair dove già qualcuno degli altri si era trasferito. E’ un vero piacere viaggiare con Richard e ascoltare tutte le sue storie di viaggi fatti tra gli anni 70 ad oggi. Con noi c’è anche Dave, un ricercatore Inlgese, che mi fa morire dal ridere. Scherza sempre ma l’ho visto seriamente preoccupato quando arrivato sull’ isola gli ho dato la notizia che la birra era finita!
Io, altri due ragazzi ed una ragazza Americana abbiamo affittato delle moto e siamo andati in giro per l’isola, che tra giungla, spiagge deserte o quasi (ci si trova sempre qualche gallina, capra o vacca) è davvero un posto meraviglioso. E’ stata una bella esperienza guidare per le strede “Indiane” perchè sulle carreggiate ad una corsia devi fare lo slalom tra pedoni, vacche, galline e quant’altro.
E’ stato tutto molto bello ma sono qui per fare surf quindi riparto per Little Andaman, dove sembra ci siano onde.

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