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Joseph è un avvocato giovanissimo , molto simpatico e alla mano. Guarda caso il nostro couchsurfer diversi anni fa ha vissuto a Sulmona per studiare italiano, insomma un Abruzzese d’adozione anche se della nostra lingua ormai non si ricorda più niente. Durante la nostra permanenza a casa sua ci fa conoscere diversi suoi amici e ci da qualche dritta su cosa vedere nella zona. Phaya Thai è trafficatissima ma penso che tutta Bangkok sia così. Lungo la strada non mancano i negozi, ristoranti e gli innumerevoli chioschi di cibo. I Tailandesi mangiano di continuo, zuppe, frutta, riso, dolci ogni momento è quello giusto per fare far fare della sana ginnastica a mandibola e mascella. I chioschetti, che non sono altro che dei piccoli carretti, sono super organizzati con verdure, carne e frutta già tagliate a regola d’arte e un pentolone pronto per cucinare e anche nella preparazione del piatto sono meticolosi, sempre la stesse quantità di cibo disposta sempre nello stesso ordine.
E’ pazzesco come questa città sia per molti versi super sviluppata e tecnologica mentre per atre cose no. Per esempio a Bangkok l’impianto elettrico è un macello pazzesco, i pali della luce sostengono montagne di cavi elettrici intrecciati e aggrovigliati l’uno con l’altro, non so come possano portare la corrente ma la cosa più pazzesca è che camminando sotto le matasse più grosse si puo’ addirittura sentire la corrente “friggere” e basta allungare un braccio per poterli toccare!
Non mancano poi innumerevoli centri commerciali, giganteschi centri commerciali. Per la gioia di Paolo siamo stati al mega “Computer Center”, 5 enormi piani di elettronica: cellulari, computer, televisori, macchine fotografiche, stampanti di tutto e di più, centinai di negozi grandi e piccoli.
Appena fuori dalle strade principali ci siamo poi imbattuti in molti vicoli decisamente caratteristici dove le piccole botteghe erano gremite di gente al lavoro e dove pochissime persone parlano inglese. Questa zona è decisamente vera e io e Paolo eravamo gli unici occidentali che si aggiravano per questi i vicoli. I bambini si sono divertiti mentre le signore dei ristorantini si sforzavano per farci capire il menù, c’è molta vita lungo queste stradine e pochissimo traffico, sembra quasi un’area pedonale. Bellissimo.
Visitiamo il nostro primo tempio: il Marble Temple. Questo tempio è composto da più edifici e nella corte si aggirano diversi monaci in tunica arancione. L’architettura è ricca di decorazioni, impreziosite da specchi, oro e colori. Non mancano poi statue adorne di fiori e circondati da incensi profumati. All’interno del tempio c’è un Buddha d’oro ma non ci avviciniamo troppo perchè c’è molta gente tutta intorno intenta a pregare.
ah ah i templi…vi do due settimane di tempo e poi non li vorrete più vedere 🙂
..he he he..mi sa che hai ragione!
Paolo,
nota la forma delle tue palle.
Prima iniziano gli spigoli, poi gli angoli…quando hai le guglie é ora di chiudere con i templi. AHAHHAH!!!!
“I bambini si sono divertiti mentre le signore dei ristorantini si sforzavano per farci capire il menù”
aaaaaah allora si che se divertivano!! ahah