Sumatra, Nias, Surake Beach

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Dopo pochi giorni il clima dell’isola è subito cambiato. Scopro la vera natura dei locali, non pensano altro che ai soldi e a come sfilarteli nel miglior modo possibile. I prezzi nell’isola sono praticamente il doppio o il triplo del normale e costa più magiare che dormire, una birra ti costa come a 5 notti. A parte pochi buoni ragazzi che ho conosciuto sull’isola, il resto sono tutti uguali solo money money. Alcuni sono anche molto agrassivi, tutti ti vogliono vendere qualcosa a prezzi pazzeschi, alcol e maria compresi. Un’altra cosa brutta che ho scoperto è che tutti sono tristi e annoiati e si lamentano sempre che sull’isola, che è un posto paradisiaco, non ci sia niente da fare e allora tutti che si ubriacano o fumano per dimenticare o forse solo per farsi passare il tempo.
Una cosa che gli piace fare è sfidare i turisti ne i vari giochi, tipo bigliardo o ping pong ma i turisti mal capitati non riescono mai a batterli perchè inutile a dirsi loro sono bravissimi ed è cosi che si pagano le birre per ubriacarsi.

Noi passiamo le giornarte così tra surf, cibo, nuoto, pesca e cercare di non farsi fregare dai locali cosa molto dura. Una volta che sai i prezzi locali non ti possono più fregare ma solo incazzarsi perchè non gli chiedi più quanto costa ma gli dai direttamente la somma giusta. Per questo ci ricorderanno sull’isola, gli unici ossi duri e anche perchè abbiamo avuto qualche problema con qualche locale più agressivo degli altri, un’animale già ubriaco alle 2 del pomeriggio ha cercato di litigare con noi sempre per soldi si intende.
Noi prendiamo un passaggio con un furgoncino locale per la città più vicina per comprare qualcosa e viaggiamo al prezzo locale in economy class con aria condizionata, cioè sull tetto del furgoncino! Al ritorno andiamo a casa di Cornelius, un locale simpatico che ha organizzato una festa in spiaggia a casa sua per la fine dell’anno. Quando arriviamo troviamo tanta gente che stava preparando la spiaggia per la festa e lì rincontriamo l’animale ancora più ubriaco di prima che cerca di litigare ancora con noi. Cornelius senza pensarci due volte gli da un cartone in bocca e il tipo cade di facca nella sabbia distruggendosi dopo il cazzotto che Cornelius gli aveva tirato. L’animale al posto di prendersela con Cornelius se la prende ancor di più con noi e comincia a dire che vuole i soldi per i danni che noi gli abbiamo fatto! Diciamo a Corny che non andiamo più alla festa per non avere problemi e gli chiediamo i soldi indietro e dopo averci rimborsato si incazza e va a picchiare di nuovo il tipo ubriaco che si incazza ulteriormente e ci rincorre fino a casa. Per fortuna era troppo ubriaco, cade e si fracassa ancor di più di quanto già non lo fosse. Ci tira di tutto e di più e ci segue fino alla casa dove abitavamo, noi siamo stati costretti a rifugiarci in casa del proprietario. L’animale scalciava contro la nostra porta fin quando il proprietario esce per tanquilizzarlo e gliene va a dare di santa ragione perchè stava facendo danni a casa sua. Noi non abbiamo minimamente pensato a mettergli nemmeno una mano addosso perchè altrimenti ci saremmo ritrovati tutto il vilaggio contro.
Il tipo però non si arrende e dopo un’oretta torna alla carica e viene di nuovo menato. Per evitare guai, dato che la polizia qui non esiste, decidiamo di andarcene dall’isola. Chiediamo al proprietario se ci fossero barche per lasciare l’isola la notte del 31 dicembre 2003 e lui ci fa tutta una storia che c’erano solo barche che partivano dal nord e che costava qualcosa tipo 50 euro perchè era festa e la gente non voleva lavorare. Vecchia volpe, era solo un trucco per fregarci più soldi. Il tipo fa tutto il simpatico ma alla fine anche lui è un animale e vista la somma incredibile noi decidiamo di rimanere. Quando l’ubriaco torna all’attacco lui Eddy, il proprietario, si decide a dirci la verità per evitare guai con quell’animale ubriaco e ci dice che forse c’era una barca dal porto vicino, ci frega 3 dollari per accompagnarci.
Arrivati al porto vediamo questa barca tutta di legno malconcia che sembrava l’avessero appena ripescata dal fondo del mare. Prendiamo una cabina e ci assegnano dei ripostigli 1 metro x 2 con un letto per terra e l’altro in cima a due tavolette di legno. Inoltre avevamo la compagnia di tanti scarafaggi che facevano le corse tra il mio letto e il muro.
Abbiamo festeggiato il nuovo anno in cabina con i nostri nuovi amici, mangiando un dolce che avevamo comprato nel paese e due bottiglie d’acqua e augurandoci che il nuovo anno potesse iniziare senza nessuna rissa e che il resto del viaggio migliorasse.

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