Indonesia, Bali

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Non mi sembra vero, finalmente sono in Indonesia. Dopo tanto sentir parlare di Bali eccomi qua felice di essere arrivata a Despansar. Anche Paolo è contento come una pasquetta e dopo aver pagato il visto saliamo su un taxi per andare verso Kuta. Paolo cerca di orientarsi e di ricordarsi qualche posto economico per dormire e subito ci rendiamo conto che anche qui la situazione è cambiata, inevitabilmente i prezzi sono aumentati ma ciò nonostante riusciamo a trovare un ostello a poco. Kuta è un carnaio, in spiaggia c’è chi prende il sole e chi gioca a calcio mentre in acqua ci sono un milione di apprendisti surfisti e non che surfano le onde Balinensi. Kuta è un groviglio di strade e stradine tempestate di negozi di abbigliamento, accessori, locali notturni, pub e ristoranti. Non si contano i numerosi studi di tatuaggi e i negozi di surf che vendono tavole, sacche ed abbigliamento. Per strada circolano prevalentemente scooter o motorini, tutti modificati con un apposito porta tavole da surf laterale alla moto. E’ una surf city, qui tutti viaggiano con una tavola da surf!
In terra ci sono numerosissimi cestini fatti di foglie di banana, contenenti fiori, riso, incensi e altro. Queste sono le offerte che vengono fatte agli dei durante la preghiera del mattino.
Mi compro subito un bel pareo nero con i fiori fucsia per poterlo usare nei giorni successivi al mare e dopo di che andiamo a cenare in pizzeria: Warung 96. Addento la pizza e mi sembra di essere tornata a casa, davvero ottima..il pizzaiolo merita i complimenti e Paolo mi dice che ha lavorato come pizzaiolo per una decina d’anni in Italia..ecco perchè è così buona.
Il giorno dopo sotto un sole caldo e cocente noleggiamo una moto e decidiamo di andare a Dreamland per vedere un po’ come è la situazione per poterci trasferire lì. Il traffico sulle strade è aumento, mi dice Paolo, e inoltre ci sono moltissimi camion. Ci siamo quasi, dopo 20 minuti di moto arriviamo a Dreamland e già da lontano Paolo capisce che qualcosa è cambiato..si intravede un bel campo da golf e tanto tanto cemento armato. Paghiamo l’ingresso alla spiaggia e parcheggiamo la moto. Incontriamo subito il fratello di Eric. Paolo, 5 anni fa, è stato per più di due mesi su questa spiaggia  dormendo nei bungalows di Eric. Ma Dreamland non esiste più, i bungalows di Eric non esistono più, tutto è cambiato, questo posto è diventato Nightmareland! I bungalow sono stati demoliti e al loro posto stanno costruendo un mega albergo. Le ruspe sono sulla spiaggia a scavare mentre su qualche sdraio poco più in là qualche turista prende il sole.
E adesso che ne sarà di Bali?

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