Il Treno più lungo del mondo

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Da Atar prendiamo posto nel cassone di una jeep per andare a Chum dove prenderemo di nuovo il treno per tornare a Noadhibou. Arriviamo a Chum dopo diverse ore di 4×4 e il treno è leggermente in ritardo, circa quattro ore! Aspettiamo “alla stazione” che non è altro che una tettoia fatta di bidoni e pezzi di rotaie del treno. Finalmente arriva il treno e questa volta non paghiamo il biglietto

perchè non saliamo sul vagone per i passeggeri ma ciMauritania arrampichiamo su uno dei vagoni che trasporta il ferro come fanno molti altri mauritani. Ecco fatto, il battesimo a Valeria è stato fatto, è proprio una tripmaitrop! Per non cadere giù dal treno bisogna stare nel mezzo della montagnetta di pietre sulla quale viene stesa una grande coperta di lana dove ci possiamo sdraiare tutti quanti. Il viaggio fino a Noadhibou dura circa 15 ore! La polvere è ovunque e ci dobbiamo coprire la faccia per tutto il tragitto. Per fare la pipì è stata un’impresa, soprattutto per Valeria, perchè il treno non si ferma e quindi bisogna farla tra le pietre! Durante la notte fa freddissimo mentre di giorno il sole spacca la testa..ma finalmente arriviamo a Noadhibou e andiamo subito da Maylen a farci una bella doccia.

Il Deserto del Sahara

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Partiamo per l’escursione nel deserto con i cammelli. Due giorni nel deserto del Sahara costano abbastanza ma è da sciocchi essere arrivati fin qua e non fare questa esperienza. Carichiamo i cammelli con provviste e bagaglio e partiamo. La strada è lunga, dobbiamo arrivare ad un oasi che è a circa 12 chilometri da Chinguetti. Valeria sale sul cammello mentre io proseguo a piedi. Intorno a noi solo dune, sabbia, vento e sole. Pazzesco è impossibile prendere qualsiasi punto di riferimento.Mauritania Il cammelliere prosegue a passo spedito nel deserto mentre noi beviamo litri e litri d’acqua. Le dune si susseguono e la meta sembra non arrivare mai, la sabbia cambia colore di continuo, dal giallo al rosso e dal bianco al grigio. Anche io salgo sul cammello e proseguiamo, intorno a noi si vede solo il deserto quando ad un tratto in lontananza si intravedono delle palme, siamo vicini all’oasi. Nell’oasi c’è un gruppetto di case e parecchie palme. Lì c’è un pozzo con l’acqua, è come una specie di autogrill dove si può sostare e riposare. Al fresco delle palme il cammelliere e la guida preparano un tè e subito dopo incominciano a cucinare. Continua a leggere Il Deserto del Sahara

Chinguetti

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Per arrivare a Chinguetti dobbiamo fare circa un’ora e mezza di sterrato per poi arrampicarci su delle montagne aride e fatte interamente di roccia. Arriviamo a Chinguetti e troviamo subito un posto per dormire. Qui ci sono diversi Hotel ma noi optiamo per andare a casa di uno del posto. La casa è una specie di corte con tante piccole casette da pochi metri quadri ognuna. La nostra “stanza” ha due materassi buttati in terra, delle piccole finestrelle ad altezza ginocchia, la porta fatta con una tenda e tante ma tante mosche! Fuori, in mezzo alla corte, ci sono 7 o 8 bambini che giocano. MauritaniaCi riposiamo un po’ mentre la donna di casa prepara del cous cous e ci offre pure un tè. Dopo aver fatto una piccola siesta andiamo a vedere la città. La città è molto bella, tutta costruita con pietre e non ci sono strade asfaltate e appena fuori dalla città c’è il deserto del Sahara. Andiamo a visitare la biblioteca del deserto che non è altro che una piccola casa con diverse piccole porte. Tutti ce ne hanno parlato tanto di questa biblioteca ma noi siamo rimasti abbastanza delusi anche perchè non c’è molto da vedere se non qualche libro più o meno antico. Facciamo un altro giro per Chinguetti tra i vicoli e la moschea poi andiamo verso le dune del deserto a vedere il tramonto. Continua a leggere Chinguetti