Togian Islands

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Dopo vari bus, taxi ed aerei arriviamo a Palu, sull’Isola di Sulawasi in Indonesia. Da qui ci vogliono ancora 8-9 ore di bus per arrivare ad Ampara e dobbiamo passare la città Togian Islandsdi Poso dove, fino a qualche tempo fa, ci sono stati problemi con alcuni estremisti.
Ora la situazione in questa zona è tranquilla, il viaggio infatti va benissimo e ci fermiamo anche in un villaggio dove c’è un mercato con tantissima frutta e verdura che mette voglia solo a vederla.
Qui il paesaggio è molto bello, montuoso e ricoperto da una fitta vegetazione. Dopo la sosta al mercato dopo poco ci fermiamo nuovamente per cenare presso una casa che ha una specie di veranda sotto la quale ci sono delle signore che cucinano un po’ di pesce.
Arriviamo ad Ampara alle 3 del mattino e da qui dobbiamo prendere un traghetto che salpa alle 10 am Indonesiane, il che significa che non si sa esattamente a che ora parta..poco importa siamo quasi arrivati a destanzione, dopo giorni e giorni di viaggio!L’equipaggio del traghetto ci da delle specie di stuoie per dormire mentre aspettiamo di partire. Mi appisolo e quando mi sveglio la nave è già stracolma di gente, sacchi, moto, animali e di tutto di più. Sono già le 9 del mattino e di partire mi sa che per un bel po’ non se ne parla così passiamo il tempo chiacchierando quel poco che si puo’ con la gente che è sul traghetto e con i bambini, che come sempre sono i più curiosi. Così tra una chiacchiera e l’altra finalmente partiamo.
Il viaggio per arrivare a Caddidiri dovrebbe durare circa 4 ore e là dovremmo vederci con Whisky uno Slovacco che abbiamo incontrato a Kota Kinabalu. Non sappiamo esattamente dov’è ma speriamo di incontrarlo, qui ci sono vari posti dove andare tipo il Black Marlin che è una specie di resort. Dopo le 4 ore di navigazione arriviamo a destinazione, il posto sembra di lusso e infatti costa tantissimo, includono colazione, pranzo, cena e ti danno una bella bastonata dietro la testa così non ti accorgi di quanto stai pagando.L’unica camera rimasta è naturalmente la più costosa e non c’è altra soluzione. La tipa che gestisce il posto ci dice che ci da la stanza per 200.000 e che l’indomani possiamo spostarci in una stanza meno cara..ma la Signora non specificata che il prezzo della stanza è di 200.000 a testa, quindi 400.000 cioè la bellezza di 34 euro!Inoltre ha pure tralasciato qualche dettaglio e cioè che la stanza più costosa non ha acqua, non ha lenzuola ma in compenso ha la muffa. Se pago 2 euro a notte per un posto così mi va pure bene ma se mi vogliono bastonare allora no!
Dato che divido la suite con letto matrimoniale con Carlos ci scambiano tutti per gay in viaggio di nozze, e va beh..
Per fortuna rincontriamo Whisky e altri che sono già qui da almeno una settimana e che quindi hanno fatto un bel gruppo. Come sempre si buttano tutti a bere birra così io mi faccio un giro e vedo degli squaletti sulla barriera corallina che girano in gruppetti da 3-4.
La parte frontale dell’isola è davvero bella, con una bella spiaggia e acqua trasparente mentre la parte di posteriore è tutta di mangrovie.
La compagnia sembra buona e ora non resta che aspettare la cena e vedere se ci fregano pure con questa. Per fortuna la cena è ok anche se bisogna un po’ litigarsi il cibo perchè portano solo alcuni piatti e quindi tutti ci si fiondano sopra, insomma il più veloce mangia e il più lento no!..la dura legge della pranzo incluso.
Decidiamo di andare sull’isola di Katupat dove c’è un altro posto tipo questo dove stare e un villaggio da visitare quindi partiamo io, Carlos, Whisky e qualcun altro della banda. Whisky da Sulawesi aveva già organizzato tutto infatti una barca ci viene a prendere addirittura gratis e dopo un’oretta di mare arriviamo. Il posto sembra molto bello, mgliore di dove eravamo prima, inoltre l’atmosfera che c’è qui è ottima, qui la gente è molto cordiale e ci sentiamo subito a casa.

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