Il mercato di Yangon

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Dormiamo più di 12 ore e recuperiamo le ore di sonno perse per prendere il volo da Bangkok. Andiamo a fare colazione e rincontriamo Mourie che ha fatto anche lei una bella dormita. Anche lei come noi oggi parte per Bagan così decidiamo di darci un appuntamento nel pomeriggio per prendere insieme il taxi per la stazione degli autobus e così dividere la spesa.
Andiamo a fare colazione all’ostello e ci sediamo vicino ad una signora giapponese sulla quarantina, stranamente avvolta in una coperta. MyanmarMourie ci dice che la signora ieri pomeriggio ha dato di matto, si è messa ad urlare e si è tolta i vestiti di dosso andando in giro nuda per l’ostello. Così Mourie ha dovuto fare da interprete tra la signora e quelli della “Casa Bianca” e dato che la situazione stava diventando sempre più tesa ha dovuto chiamare l’ambasciata giapponese che tra poco manderà qualcuno qui a portare via l’isterica, nel frattempo Mourie dovrà badare alla signora e lo farà senza troppi problemi dato che a Tokyo è infermiera in un reparto di malattie mentali! Chiediamo a Mourie perchè la signora è uscita pazza e lei ci ha detto che “si è persa” facendo delle meditazioni, la sua mente è uscita dal suo corpo e non ha trovato più la strada di ritorno! (Forse anche Mourie non sta tanto a posto..)
Sorseggiamo il caffé mangiando delle banane fritte e dell’insalata di avocado quando all’improvviso la signora si rimette a fare la matta e incomincia a sbattere sul tavolo la chiave della sua stanza con relativo portachiavi. Continua a leggere Il mercato di Yangon

Birmania, Yangon

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Siamo sul volo della AirAsia e le hostess sono esattamente come quelle della pubblicita’, bellissime, accuratamente truccate, con i capelli profumati e fonati a dovere e con dei perfetti sorrisi bianchissimi perciò tengo d’occhio Paolo, pronta a tirargli uno sberletto se vedo che guarda troppo le divise rosso fuoco delle ragazze. In 40 minuti atterriamo in Birmania, nella citta’ di Yangon.Myanmar
Appena fuori dall’aereoporto dividiamo il taxi con una ragazza giapponese di nome Morie ed un ragazzo inglese che abbiamo conosciuto sulla slow boat in Laos e che continuiamo a rincontrare in ogni stato!
Tutti e tre scegliamo lo stesso ostello: The white house, la casa bianca.
La cittá di Yangon e’ davvero caotica auto e tanti bus e pick-up, tutti rigorosamente scassati, che fanno da autobus di linea. Su ogni mezzo c’è un uomo che si sporge dalla porta e chiama le fermate, la gente si avvicina, paga e si ammassa sui mezzi caricando di tutto. Non mancano poi le auto che sono tutte dei vecchi modelli e anche queste abbastanza malconce. Ogni mezzo ha il lato guida sulla destra ma il senso di marcia e’ come da noi in Italia. Quasi tutti i bus sono dei vecchi modelli giapponesi, infatti hanno le scritte in giapponese sulle porte o sulle fiancate. Continua a leggere Birmania, Yangon