Senegal

Meno Spendi Più ViaggiSenegal 10 giorni, prezzi per persona

SAINT LOUIS, 2 giorni
Trasporti:
taxi da Rosso a Saint Louis 4,50 euro
taxi in città 3,50 euro
Dormire:
Ostello della gioventù 8 euro a notte, totale 16 euro
Cibo:
cibo e acqua circa 4 euro, totale 16 euro
Internet:
1 euro

DAKAR, 8 giorni
Trasporti:
bus da Saint Louis a Dakar 6 euro
taxi in città 10 euro
bus in città 2 euro
piroga per Ngor 0,75 centesimi andata e ritorno
traghetto per Goree 8 euro
bus da Dakar al confine con il Gambia 6 euro Continua a leggere Senegal

Isola di Gorée

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A casa da Agnes è arrivato un altro Couch Surfer, un ragazzo francese che si unisce a noi per visitare l’Isola di Goree. Prendiamo il bus numero 1 che ci porta dalla parcella 16 al centro. Ci mettiamo un sacco di tempo perchè il traffico è impressionante. Scendiamo e ci dirigiamo verso il porto dove facciamo il biglietto. La tratta è breve, più o meno dieci minuti e già sul traghetto c’è chi si propone come guida o come venditore. L’isola di Goree è molto piccola e per girarla tutta ci mettiamo circa 1 ora e mezza. Da quest’isola venivano imbarcati i neri per essere poi venduti come schiavi. Ci sono molti edifici coloniali, molto belli ma lasciati all’abbandono mentre alcuni vicoli sono stati ristrutturati. L’isola è abitata e c’è anche una scuola. Ci sono diversi musei ma sono tutti a pagamento quindi noi da bravi cafoni non andiamo a visitarne neanche uno mentre il ragazzo francese sceglie di vedere il museo degli schiavi.Senegal Mi sa tanto che abbiamo fatto bene perchè il francese esce dal museo dopo due minuti perchè non c’è niente all’interno da vedere se non l’edificio stesso che è identico a tutti gli altri dove si puo’ entrare. Ovviamente qua e là si avvicinano diversi venditori che vogliono mostrarci il loro negozietto e la loro merce. Saliamo verso il promontorio dell’isola e lì c’è un mega cannone o pseduo mitra della guerra mondiale. Tutt’intorno ci sono diversi artisti che dipingono o che fanno delle sculture. Torniamo verso il porto per riprendere il traghetto per tornare a Dakar quando un simpatico giovanotto ci si avvicina e mostrandoci velocemente una specie di tesserino ci chiede se abbiamo l’autorizzazione per riprendere..mmm..mmm..(premesso che come noi sull’isola ci saranno stati una cinquantina di turisti armati di macchina fotografica e telecamera). Continua a leggere Isola di Gorée

Dakar

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Facciamo colazione in ostello prima di partire per Dakar. Con un taxi raggiungiamo la stazione e lì cerchiamo un bus..e via con il solito rito, contrattare il prezzo per noi e per i bagagli. Il Bus non è altro che un furgone super scassato con le scorrevoli saldate per non far cadere la gente, ci sono diverse file di sedili molto artigianali, tre orizzontali e due verticali. Più o meno siamo in tredici dentro il furgone ma siamo decisamente più comodi che nel taxi. I bagagli sono tutti ammassati sopra il portapacchi del furgone. Prima di partire l’autista fa una specie di rito scaramantico sul sedile e sul volante del bus. Sono decisamente superstiziosi tanto che tutti i bambini hanno addosso il gri-gri, un talismano porta fortuna. SenegalNon è altro che uno spago con un ciondolo, tipo una conchiglia, delle perline o un sacchettino con dentro qualcosa, c’è chi lo porta legato attorno alla pancia o intorno al braccio. Il viaggio è abbastanza lungo, quasi quattro ore. Lungo la strada incrociamo vacche, capre, baobab giganti e diversi piccoli paesi. Non sappiamo esattamente dove scendere così scendiamo al capolinea. Qui solito macello, veniamo assaliti da milioni di tassisti. Telefoniamo al figlio di Fatu, Alioune, che spiega ad un tassista dove abita. Così, a caro prezzo, raggiungiamo casa sua. Dakar è una città immensa, il centro è un delirio di strade, palazzi e traffico e anche in periferia non si scherza, ci sono solo edifici più piccoli e le strade sono ricoperte di sabbia. Continua a leggere Dakar