Il mercato di Yangon

MyanmarGuarda tutte le foto della Birmania.
Dormiamo più di 12 ore e recuperiamo le ore di sonno perse per prendere il volo da Bangkok. Andiamo a fare colazione e rincontriamo Mourie che ha fatto anche lei una bella dormita. Anche lei come noi oggi parte per Bagan così decidiamo di darci un appuntamento nel pomeriggio per prendere insieme il taxi per la stazione degli autobus e così dividere la spesa.
Andiamo a fare colazione all’ostello e ci sediamo vicino ad una signora giapponese sulla quarantina, stranamente avvolta in una coperta. MyanmarMourie ci dice che la signora ieri pomeriggio ha dato di matto, si è messa ad urlare e si è tolta i vestiti di dosso andando in giro nuda per l’ostello. Così Mourie ha dovuto fare da interprete tra la signora e quelli della “Casa Bianca” e dato che la situazione stava diventando sempre più tesa ha dovuto chiamare l’ambasciata giapponese che tra poco manderà qualcuno qui a portare via l’isterica, nel frattempo Mourie dovrà badare alla signora e lo farà senza troppi problemi dato che a Tokyo è infermiera in un reparto di malattie mentali! Chiediamo a Mourie perchè la signora è uscita pazza e lei ci ha detto che “si è persa” facendo delle meditazioni, la sua mente è uscita dal suo corpo e non ha trovato più la strada di ritorno! (Forse anche Mourie non sta tanto a posto..)
Sorseggiamo il caffé mangiando delle banane fritte e dell’insalata di avocado quando all’improvviso la signora si rimette a fare la matta e incomincia a sbattere sul tavolo la chiave della sua stanza con relativo portachiavi. Continua a leggere Il mercato di Yangon

Guinea Conakry

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Per fortuna anche qui siamo riusciti a fare couchsurfing da un ragazzo americano di nome Robert e oltre a noi in casa sua ci sono altri tre couchsurfer due ragazze e un ragazzo tutti Irlandesi. Dopo una bella doccia e la cena dormiamo sul tappeto del salotto perchè non ha più letti o divani a disposizione. Il giorno dopo uno dei tre parte mentre con le due Irlandesi andiamo a vedere una delle isole che sono di fronte a Conakry. Tutto intorno al porto c’è un mercato, donne che cucinano, frutta, pesci, pane, spazzatura..un miscuglio di profumi e puzza. Con una piroga a motore raggiungiamo l’isola che non è niente di che, il mare non è bello e non c’è assolutamente niente, molto meglio l’isola di Bubaque. GuineaArrivando all’isolotto abbiamo dovuto fare quasi lo slalom tra i relitti di navi e pescherecci affondati, non sappiamo bene perchè siano lì ma è dalla Maurtiania che ci portiamo dietro i relitti. Sull’isola dobbiamo pagare 1,50 euro per l’ombra, cioè una specie di tettoia di palme secche con un tavolino e qualche sedia e mentre le irlandesi prendono il sole noi ci rompiamo le scatole e giochiamo con l’Ipod. Torniamo a casa e cuciniamo mezzo chilo di spaghetti con il tonno tutti per noi perchè gli altri vanno fuori a mangiare al ristorante indiano e troviamo pure una connessione wifi aperta e navighiamo per un bel po’!

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