Laos, sul fiume Mekong

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Lasciamo l’ostello verso le 9 di sera e prendiamo il minibus che ci porterà fino al confine con il Laos. Il bussino è nuovo di zecca con tanto di aria condizionata ma i suoi soffici sedili si riveleranno tutt’altro che confortevoli, già perchè non riusciremo a prendere sonno per tutto il viaggio da tanto sono scomodi. Alle tre del mattino arriviamo in una specie di ostello lungo il fiume Mekong dove possiamo riposare fino all’apertura della frontiera ma le ore di sonno sono troppo poche perchè ci svegliano verso le 7 del mattino per darci la colazione. Io riesco a dormire un paio d’orette mentre Paolo viene punto e assalito da non si sa quale bestia, forse formiche, che lo faranno risvegliare con innumerevoli bozzi sparsi qua e là sulla pelle.Laos Raggiungiamo con un tuk-tuk il confine e sbrigate le carte e timbrato il passaporto saliamo su una barca che ci porta sull’altra sponda del fiume, in Laos. Da qui saliamo sulla “slow boat”, la nave che lentamente risalirà il fiume fino a Luang Prabang, una crociera di due giorni. In alternativa si potrebbe far prima o prendendo un autobus o azzardando la crociera sulla “speed boat”, una specie di off shore con poco più di 6 posti, dove è garantita una doccia costante e il rumore infernale del motore, ma è decisamente meglio prendere la “slow boat” perchè panoramica e tranquilla. Partiamo e con noi c’è anche la ragazza spagnola del trekking. La nave è stra piena e subito prendiamo dei posti a sedere in terra perchè le seggioline dell’imbarcazione sono scomodissime, sono le 10 del mattino e finalmente la nave salpa e inizia la crociera sul Mekong. Continua a leggere Laos, sul fiume Mekong

Chiang Mai Trekking

ThailandGuarda tutte le foto della Tailandia.
Facendo un giro per Chiang Mai ci ritroviamo per puro caso nel Sunday Market, il mercato della domenica. Un’infinita distesa di bancarelle di ogni genere: abbigliamento, cibo (tanto cibo), gadget, argento, artigianato, quadri, stoffe e soprattutto massaggiatrici e massaggiatori sparsi per ogni dove. Non resisto e così mentre Paolo si vede una parte del mercato io mi concedo trenta minuti di massaggio con l’olio sui miei cotechini (polpacci) e piedi.Thailand Talmente rilassante che quasi mi addormento, il tutto per poco più di un euro! Torniamo verso l’ostello perchè domani partiremo per il nostro trekking e la sveglia suonerà abbastanza presto. La mattina, dopo una sana colazione con frutta e cereali, conosciamo i nostri compagni di viaggio, una spagnola, un tedesco e due ragazzi sud coreani. Per fortuna la guida che due giorni fa ci aveva parlato delle serate a base di oppio e alcol non viene e ce ne danno un’altra. Saliamo sul pick-up e uno dei sud coreani rompe il ghiaccio presentandosi “My name is Chan”. Questo è davvero un personaggio buffo e di mestiere fa il doppiatore di film mentre l’altro, che non parla una parola di inglese, è un cuoco di sushi. Con un tedesco, una spagnola e due italiani Chan tira fuori l’argomento calcistico che è sempre un grande classico. Continua a leggere Chiang Mai Trekking

Chiang Mai, Tailandia

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Lasciamo l’ostello e girovaghiamo per Koh San Road, dobbiamo perdere tempo fino alle 17-17.30 cioè quando l’agenzia ci restituirà i passaporti per poi prendere l’autobus delle 18 per Chiang Mai, al nord della Tailandia. Qui a Koh San Road in molti bar-ristoranti trasmettono in televisione dei film. C’è un vero e proprio programma giornaliero e circa ogni due ore trasmettono un film diverso, generalmente sono tutti recenti appena usciti al cinema. Così ci sediamo in uno di questi bar e ci vediamo la seconda parte di “Zohan” e “Il Guru dell’amore”, due stupidissime commedie americane che ci fanno passare tutto il pomeriggio ridendo.Thailand Così facendo arriva l’ora di ritirare i passaporti con i visti fatti e andiamo a prendere il bus per Chiang Mai. Arriva l’autobus che si ferma sul bordo sinistro della super trafficata strada a tre corsie, qui si guida al contrario quindi vuol dire che la corsia più a destra è quella per i sorpassi ed è quella a fianco al marciapiede dove noi e tutti gli altri turisti stiamo aspettando. Per fortuna uno dell’agenzia ferma il traffico così possiamo salire senza essere investiti. Prendiamo posto sul bus e partiamo, viaggeremo tutto la notte per arrivare a destinazione. Metto le cuffie per sentire un po’ di musica e mentre ascolto i miei artisti preferiti sento uno strano rumore di fondo, tolgo le auricolari e il rumore sembra essere quello di qualcuno che sta gonfiando un materassino, io e Paolo ci guardiamo attorno e ci rendiamo conto che non c’è nessuno che sta usando la pompa per gonfiare il materasso ma quel rumore è il dolce russare di una ragazza due file dietro di noi! Continua a leggere Chiang Mai, Tailandia