Isola di Gorée

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A casa da Agnes è arrivato un altro Couch Surfer, un ragazzo francese che si unisce a noi per visitare l’Isola di Goree. Prendiamo il bus numero 1 che ci porta dalla parcella 16 al centro. Ci mettiamo un sacco di tempo perchè il traffico è impressionante. Scendiamo e ci dirigiamo verso il porto dove facciamo il biglietto. La tratta è breve, più o meno dieci minuti e già sul traghetto c’è chi si propone come guida o come venditore. L’isola di Goree è molto piccola e per girarla tutta ci mettiamo circa 1 ora e mezza. Da quest’isola venivano imbarcati i neri per essere poi venduti come schiavi. Ci sono molti edifici coloniali, molto belli ma lasciati all’abbandono mentre alcuni vicoli sono stati ristrutturati. L’isola è abitata e c’è anche una scuola. Ci sono diversi musei ma sono tutti a pagamento quindi noi da bravi cafoni non andiamo a visitarne neanche uno mentre il ragazzo francese sceglie di vedere il museo degli schiavi.Senegal Mi sa tanto che abbiamo fatto bene perchè il francese esce dal museo dopo due minuti perchè non c’è niente all’interno da vedere se non l’edificio stesso che è identico a tutti gli altri dove si puo’ entrare. Ovviamente qua e là si avvicinano diversi venditori che vogliono mostrarci il loro negozietto e la loro merce. Saliamo verso il promontorio dell’isola e lì c’è un mega cannone o pseduo mitra della guerra mondiale. Tutt’intorno ci sono diversi artisti che dipingono o che fanno delle sculture. Torniamo verso il porto per riprendere il traghetto per tornare a Dakar quando un simpatico giovanotto ci si avvicina e mostrandoci velocemente una specie di tesserino ci chiede se abbiamo l’autorizzazione per riprendere..mmm..mmm..(premesso che come noi sull’isola ci saranno stati una cinquantina di turisti armati di macchina fotografica e telecamera). Continua a leggere Isola di Gorée