Port Barton

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Port Barton è un microscopico villaggio di pescatori, 3 strade appena appena asfaltate, nessuna macchina, un paio di motociclette e il jeepney Lion King mentre nella piccola baia ci sono numerose barchette da pesca. Credo che si e no ci vivranno cento persone, la maggior parte delle quali sono tutte giovani. Questo villaggio è decisamente tranquillo non si sente un rumore a parte il canto costante dei numerosissimi galli, ce ne sono così tanti perchè i locali ogni domenica li fanno combattere per soldi. Durante la settimana li fanno girare liberi per i cortili, nutrendoli a non finire, mentre due giorni prima del combattimento li chiudono in una specie di gabbia, abbastanza stretta, per farli innervosire e incattivire per la lotta.Philippines Islands
Carlos è un grande viaggiatore, ha 39 anni e le Filippine sono il suo 101esimo paese visitato nel mondo. Generalmente lavora durante la stagione estiva in Spagna e poi per il resto dei mesi viaggia in lungo e in largo per il modo. Mi piace sentire i suoi racconti di viaggio, le sue avventure e le sue disavventure nei diversi continenti, come una pistola puntata alla testa in Jamaica o un safari in Tanzania.
Purtroppo nonostante siamo nel bel mezzo della stagione secca il cielo è coperto e addirittura non manca qualche goccia di pioggia e Carlos, che è qui già da due settimane, ci dice che il tempo è sempre stato incerto..molto bene.
La spiaggia di Port Barton non è niente di eccezionale e anche prendendo una barchetta per vedere le isolette davanti alla baia non è poi così fantastico come ce l’eravamo immaginato e sia noi che Carlos siamo un po’ perplessi anche perchè Palawan dovrebbe essere una delle Isole più carine.
Conosciamo altra gente che è già da un po’ a Port Barton e creiamo subito una bella compagnia. Oltre a Carlos si aggiunge a noi Miguel, un altro spagnolo che ha passato metà della sua vita girando il mondo e lavorando dovunque, poi Daniel un ragazzo della Repubblica Ceca alto quasi 2 metri e con una enorme massa di dread in testa, grande bevitore di birra. E poi Vlado e Sol. Vlado è nato a Bratislava, ha 61 anni ed ha avuto una vita davvero avventurosa e ricca di avvenimenti. E’ scappato dall’est Europa a 19 anni per poi vivere in Svezia e successivamente trasferirsi in Canada dove ha conosciuto Sol, una signora filippina che è poi diventata sua moglie. Chiacchierando con lui mi rendo conto dell’immensa fortuna che ha avuto nel viaggiare per il mondo venti o trenta anni fa..le realtà che ha visto, i luoghi..così diversi da come li possiamo vedere noi adesso..sono davvero invidiosa, vorrei tornare indietro nel tempo e vedere i posti come li ha potuti vedere lui.
E’ capodanno e festeggiamo tutti insieme cenando in riva al mare mangiando a crepapelle al buffet organizzato dalla padrona dei bugalow dove dorme Carlos. Il banchetto è rigoglioso di cibo: granchi al curry, gamberi, calamari, riso, pesce al forno, noodles, spezzatino, insalate e un bel porcellino arrosto! Non si sa quante volte abbiamo riempito i nostri piatti e a fine pasto nessuno di noi quasi riusciva più a respirare dal tanto cibo ingurgitato. Mentre mangiamo e beviamo scocca la mezzanotte e ce ne rendiamo conto perchè qualche ragazzino sulla spiaggia fa scoppiare qualche petardo..Buon Anno! Dopo esserci scambiati i baci sulle guance con le pance gonfie facciamo un giretto per le tre vie di Port Barton e capitiamo in un piccolo bar. E’ una piccola stanza con un angolo bar fatto di vimini e bambù e con un paio i tavolini e sedie. Tre signore sulla sessantina e senza denti, aggiustate a festa, ballano sulle note della disco dance anni ’80. Si dimenano meglio delle veline e sono belle contente di vederci, una signora mi prende per mano e mi fa ballare! Bellissimo, anche gli altri si scatenano e le signore sono felicissime e facciamo talmente tanto casino che arriva anche qualche giovane che si unisce a noi. Non posso smettere di ballare perchè ogni volta che provo a sedermi un po’ subito arrivare una delle tre signore a farmi roteare sui talloni! Che film..
Dopo aver dato il meglio, o li peggio, di noi in questo bar salutiamo le signore e ci spostiamo al campo di basket del paese. Il basket nelle filippine è come da noi il calcio, un paese di poche anime come Port Barton ha il campo da basket e la relativa squadra con tanto di torneo dell’isola!
La sera il campo, coperto da una tettoia, diventa un ritrovo per i ragazzi del paese, un po’ come se fosse un oratorio e per la notte di Capodanno è stata montata una piccola palla stroboscopica, qualche luce e c’è un dj che mette su musica, dalla macarena all’hip-hop. I ragazzi, in infradito, maglietta e jeans, in riga di fronte alle ragazze, con i pantaloncini corti e le ballerine ai piedi, si sfidano ballando..uno ad uno si mettono al centro ballano per qualche secondo poi fanno una smorfia si rimettono in riga e avanti un altro..ovviamente noi non ci tiriamo indietro e i ragazzi ci accolgono nella loro gara.

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