Mauritania

Noadhibou

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Facciamo colazione con Emanuela, perchè sia Maylen che Samantha sono andate a lavorare. Con lei andiamo a cambiare i soldi al mercato nero. In Mauritania non ci sono bancomat e non si puo’ pagare con carta di credito, bisogna portarsi contanti a sufficienza. A metà mattinata ci rincontriamo con Maylen che ci accompagna alla polizia per estendere il visto. Al confine ci hanno fatto un visto di tre giorni!! Lo abbiamo prolungato per un mese, altri 10 euro. Maylen ci porta a conoscere un suo amico italiano che vive qua da dieci anni. Si chiama Alberto ed è un signore sardo che esporta pesce della Mauritania. Principalmente si occupa di bottarga, polpi e calamari. MauritaniaCi facciamo una bella chiacchierata con Alberto che dopo poco sfodera dalla cucina prosciutti, salami, formaggi e verdure! Torna Maylen con altri due couch surfers..i due tedeschi in bicicletta alla frontiera!! Questi ragazzi stanno pedalando dalla Spagna e pedaleranno per almeno un paio d’anni in lungo e in largo per l’Africa. Nel loro viaggio precedente hanno fatto, sempre in bicicletta, dalla Germania all’Australia!  Il loro sito è www.earthlingsworld.de (durante questo trip raccolgono fondi per i bambini del Togo).
Noadhibou è una piccola città, niente più di  due vie parallele con negozietti di ogni tipo. Le strade sono un po’ asfaltate e un po’ no e sono piene zeppe di macchine che sfrecciano senza rispettare minimamente il codice della strada. Tutte le macchine, prevalentemente Mercedes, sono quasi del tutto scassate. Tornando a casa con Maylen abbiamo rischiato la vita..due auto ci stavano investendo in pieno, abbiamo fatto appena in tempo a scansarci. La gente tutta intorno ha cominciato a dire che Allah ci aveva salvato! Rientriamo a casa con la tremarella nelle gambe per lo spavento e Valeria cucina della pasta per tutti. Buonissima..insipida e scotta, che figuraccia!

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