Kalibo, Ati-Atihan Festival

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Ci rimettiamo in marcia e torniamo sull’isola di Iloilo per andare verso Bohol ma lungo la strada decidiamo di fermarci a Kalibo. Ci fermiamo per assistere alla 797° edizione della festa del Sto. Nino: Ati-Atihan. Questa è la manifestazione religiosa più importante di tutte le Filippine infatti sembra che tutti gli abitanti di tutte le isole dell’arcipelago si siano trasferiti qui perchè per le strade c’è un’infinità di gente.Phillippines Islands Non è stato facile trovare un posto dove dormire e ci siamo dovuti accontentare di una camera singola da dividere in quattro, senza nemmeno il posto per mettere gli altri materassi in terra. Daniel, alto 1,98 m, non entrava nemmeno nel letto singolo così ha dormito sul divanetto della terrazza dove comunque ha dovuto mettersi rannicchiato il tutto per soli 12 euro a testa! Io e Paolo abbiamo diviso il letto singolo che abbiamo ceduto a Carlos per dormire quando è tornato a casa dopo la festa, alle 8 del mattino!
Phillippines IslandsPer le strade è un delirio perchè in ogni via sfilano cortei di gruppi da 30 – 40 persone tutte rigorosamente vestite in maschera. Davanti ad ogni gruppo c’è una persona che sfila portando appeso ad un asta un cartellone o la bandiera della tribù alla quale appartiene il gruppo. C’è scritto il nome della tribù e l’anno in cui è stata fondata ed ogni gruppo porta una statua del Santo Bambino, anche questo addobbato a dovere. Phillippines IslandsTutti i gruppi indossano costumi e copricapi coloratissimi, fatti di paglia intrecciata e poi dipinta, impreziositi con perline, conchiglie, semi e moltissimo altro. Inoltre si dipingono tutti il corpo e la faccia di nero e poi si fanno dei disegni di colore bianco sulla faccia. Ogni gruppo sfila con ordine ballando seguendo il ritmo della banda che li segue. Ogni tribù ha la propria banda ed è composta prevalentemente da percussioni: gran casse, piatti, tamburi e rullanti. Ogni tanto si incontrano anche degli ottoni o gruppetti di xilofoni. La musica ha un non so che di caraibico ed è ovunque. I tamburi risuonano per tutte le vie mentre a perdita d’occhio centinaia di persone saltellano sotto le maschere: un arcobaleno di colori.
Oltre alle maschere delle tribù molte persone sfilano con costumi individuali come un vecchietto che si è vestito da superman dalla vita in sù mentre sotto indossa un pannolone gigante, non mancano poi numerosi travestiti o lady boys.
La costante comune sono le statue del Sto. Nino che vengono portate in braccio dai partecipanti o tirate sopra dei carretti. La gente ai lati delle strade assiste alla sfilata ballando e facendo foto e si allunga per toccare o baciare le numerose statue del Santo Bambino, chi porta la statua poi benedice chi tocca il Sto. Nino. L’atmosfera è indescrivibile, la gente è felicissima e ci continuano a chiedere se ci stiamo divertendo e ci offrono di continuo sorsi di birra o di liquori. Sì perchè l’alcol è un altra costante di questa festa..tutti bevono in continuazione, ecco perchè Vlado e Sol di Port Barton ci avevano sconsigliato di partecipare alla festa perchè c’è tantissima gente completamente ubriaca e invasata dalla situazione, ma per le strade non mancano i militari armati fino al collo pronti ad intervenire in caso di problemi.
Il festival di Ati-Atihan è un carnaio, a metà tra il carnevale di Rio e un Gay Pride, musica e colori ovunque. Ma la cosa più bella in assoluto è l’atmosfera, tutti amici di tutti, la gente è super cordiale, tutti ti invitano a ballare o ti chiedono di fare le foto insieme a loro e dato che non si vedono molti forestieri tutti con noi sono molto premurosi. Davvero emozionante ed il tutto dura per tre giorni! Sfilate di giorno, fuochi d’artificio e concerti la sera e così fino alla mega parata finale. La parata finale è l’ultima sfilata del festival lungo la strada principale di Kalibo. Passa proprio sotto l’ostello dove siamo noi, beh è iniziata alle 5 del pomeriggio ed è finita a mezzanotte! Allucinante, non siamo riusciti a capire da dove arrivasse tutta quella gente, migliaia e migliaia di persone a ritmo di musica hanno sfilato sotto il nostro balcone sollevando in cielo centinaia e centinaia di Statue del Sto. Nino, incredibile.
E’ stato davvero entusiasmante e diverso, il festival di Ati-Atihan sarà un ricordo bellissimo del nostro viaggio alle Filippine.

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