Verso Agadir, Taghazout

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Siamo rimasti due giorni a Tan-Tan insieme alla coppia di tedeschi poi le nostre strade si sono separate. Loro proseguono verso le montagne mentre noi andiamo verso Agadir. Prendiamo un autobus per 55 DH a testa. Tan-Tan e Tarfaya bene o male si assomigliano, sono entrambi due piccoli villaggi l’unica differenza è che il primo ha le strade asfaltate. Il viaggio verso Agadir è abbastanza lungo e pesante. Lungo la strada il paesaggio cambia di continuo, dal deserto con rocce, ai campi coltivati, fino alla montagna. Proseguendo verso la città incontriamo qua e là qualche piccolo villaggio abbastanza fatiscente. Arriviamo ad Agadir, o meglio così crediamo noi, perchè il bus si ferma a cinque chilometri da Agadir perchè poi prosegue per Essaouira. Siamo a Inzegan e scendiamo nel bel mezzo di una mega piazza dove sono parcheggiati solo taxi con i relativi tassisti pronti a sbranarci. Che città di merda, puzzolente e caotica. Nel giro di trenta secondi veniamo letteralmente circondati da uno sciame di tassisti che ci vogliono portare a Taghazout, dove noi dobbiamo andare. Un delirio, la gente si mette a litigare perchè uno spara un prezzo decisamente competitivo ed è la fine..scappiamo verso i bus di linea e cerchiamo di prendere un autobus per Agadir e da lì prenderne un secondo per Taghazout. MaroccoE’ la soluzione più economica, come ci consiglia un signore alla guida di un piccolo furgoncino, ma noi non ce la facciamo. Forse siamo esausti dal viaggio o forse no vogliamo passare nemmeno un minuto in questo posto di pazzi e così chiediamo al tipo del furgoncino se ci puo’ portare lui e così è. Ci fa un prezzo che è poco meno di quello del taxi, rimane comunque caro 150DH ma accettiamo. Attraversiamo Agadir, io sono nel retro del furgone e prima di me era stato trasportato del letame! Valeria è davanti con questo tipo e cercano di conversare in un Francese più che arrangiato! Arriviamo a Taghazout dopo aver passato mega fabbriche in riva al mare e il porto. Taghazout è orribile. Una specie di trappola per surfisti ma almeno siamo sugli spots, Panorama’s, Hash Point, Anchor Point e Mystery Point. Continua a leggere Verso Agadir, Taghazout

Tarfaya Tan-Tan

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Appena svegli cerchiamo di raggiungere Tan-Tan. Ci si puo’ arrivare sia con un autobus che con il taxi. La scelta più economica è il taxi da dividere con altre 6 persone. Così con la coppia di tedeschi carichiamo le valigie sul mercedes modello beirut e aspettiamo che si aggiungano altre due persone. Dopo poco due Marocchini si aggiungono a noi e così possiamo partire. La strada è bene o male asfaltata e segue la costa. Tutt’intorno deserto e rocce. La polizia ci ferma un paio di volte per controllare i documenti e le domande sono sempre le stesse: “da dove vieni?”, “dove vai?”, “che lavoro fai?” e “dove dormi?”.Maroc food
Facciamo una sosta lungo la strada per mangiare qualcosa, una specie di spezzatino di agnello con tanta cipolla e uva sultanina, buonissimo. Ripartiamo e arriviamo a Tan-Tan. Il tassista ci lascia nella piazza centrale della città e troviamo subito un hotel per dormire. I prezzi sono decisamente più economici di Tarfaya, per dormire spendiamo 2 euro a persona. L’Hotel è da combattimento ma va più che bene. Facciamo un giro per la città e ceniamo con anguilla e verdure.

Traghetto Fuerteventura Marocco

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Paolo ci accompagna a Puerto del Rosario ma prima di lasciarci al porto mangiamo insieme qualcosa in città, pulpo a la plancha, murenda e atun a la plancha il tutto accompagnato da papas arugadas con mojo canario. Arriviamo al porto e non ci possiamo sbagliare, parecchi marocchini aspettano il traghetto e a parte noi e altri quattro o cinque occidentali non ci sono altro che arabi. La polizia canaria controlla i documenti e prima di farci imbarcare ci fa passare sotto il metaldetector che è rigorosamente spento! I bagagli andrebbero imbarcati su un furgoncino dell’Armas  ma dato che abbiamo la tavola ci fanno salire sulla nave con tutta la nostra roba. Tutti i Marocchini hanno un sacco di scatoloni e borsoni e molti portano a casa coperte di lana e pacchi di detersivi o pannolini per bambini. Si parte, lasciamo Fuerteventura ancora una volta con una nave infatti anche due anni fa siamo tornati a casa via mare. La crociera dura 5 ore e il mare è decisamente agitato. Molti sulla nave si sentono male e anche io sudo freddo..Valeria invece sta bene e sgambetta su e giù per il traghetto. (forse sta bene perchè ha il baricentro basso..ha ha ha). Mi addormento mentre lei si guarda uno dei film che va in onda. Arriviamo a Tarfaya in orario ma impieghiamo circa un’ora per passare la frontiera. Benvenuti in Africa, qui tutto ha tempi propri. MarocAttraversiamo il confine e già siamo circondati da tassisti o gente che ci vuole portare in albergo. Decidiamo di rimanere a dormire una notte a Tarfaya perchè Agadir è troppo lontana e se partissimo subito arriveremmo nel cuore della notte in città. Con una coppia di tedeschi riusciamo a dividere un appartamento per 6,50 euro a persona. Poggiamo i bagagli e andiamo a mangiare una specie di panino con verdure e carne di cammello.