Da Vang Vieng a 4000 Islands

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Lasciamo Vang Vieng verso una nuova meta, 4000 isole al sud del Laos al confine con la Cambogia. Tutti i backpackers che abbiamo incontrato ci hanno detto che è un posto meraviglioso da vedere assolutamente e dato che abbiamo tempo da perdere decidiamo di andare a visitare questo po-po di isole sparse alla foce del Mekong. Il minibus arriva a destinazione in perfetto orario, prima tappa del viaggio la capitale: Vientiane. Dobbiamo aspettare in città circa due ore abbondanti per poi prendere il bus con i letti che durante la notte ci porterà al confine. Vientiane non è niente di speciale, una città abbastanza trafficata e con poco da vedere ma per nostra fortuna ci imbattiamo in una festa di quartiere con tanto di Luna Park. Auto scontro, ruota panoramica e tiro a segno, queste sono le giostre e poi ovviamente non mancano le bancarelle di mercato, di cibo e i palloncini colorati a forma di Doraemon. Nonostante sul VIP bus ci abbiano detto che verrà servita una specie di cena facciamo merenda con del pollo arrosto e dello sticky rice al cocco avvolto nel bambù. Facciamo una passeggiata per la festa e incrociamo 5 o 6 militari con tanto di AK 47 in mano che controllano la situazione ma è ora di andare a prendere il nostro super sleeping bus e torniamo verso l’agenzia. Con un tuk-tuk ci portano alla stazione dei bus dove prendiamo il nostro. I letti sono cortissimi, tanto che io ci entro appena appena a misura, Paolo deve stare un po’ rannicchiato mentre due ragazze bionde olandesi, che hanno viaggiato con noi, non sanno fisicamente dove mettere le gambe perchè sono alte circa un metro e ottanta! Chiedono alla pseudo hostess di poter cambiare posto ma questa con un sorriso gli fa capire che non è possibile, poi io chiedo sempre alla signorina hostess come cavolo faccio a vedere il film che proietteranno durante il viaggio dato che noi dormiamo a pochi centimetri da terra e sopra di noi ci sono gli altri letti e lei sempre con il sorrisino mi fa capire che non c’è niente da fare. Già mi incomincia a bollire il sangue, partiamo e servono la “cena”: una bottiglietta d’acqua, un pacchetto con 4 biscotti e una mela. Ma vaff, per fortuna che avevamo fatto merenda! Ci addormentiamo quasi subito perchè è l’unica cosa da fare e dopo poche ore il VIP bus si ferma ad una stazione degli autobus .Per fortuna che in quel mentre decido di alzarmi per andare a fare la pipì nel bagno del prestigioso bus ma la porta non si apre. Chiedo alla simpaticissima hostess se mi deve dare la chiave e questa con quel suo solito sorriso da ebete stampato sulla faccia mi dice che è finita l’acqua della toilette e che il bagno non si puo’ usare, grrrrrr! Mi faccio rossa come un peperone e scendo dal bus per usare la toilette della stazione che costa la bellezza di 0,50 centesimi di euro, che è una follia perchè è un cesso di cesso e soprattutto perchè costa quasi come andare in bagno alla stazione centrale di Milano, questo Laos così caro e così bugiardo. All’alba arriviamo a Pakse e da qui prendiamo un altro minibus che in due ore ci porta sulla sponda del fiume dove prendiamo una barchettina e in meno di 2 minuti arriviamo su una delle 4000 isole.

4 commenti su “Da Vang Vieng a 4000 Islands”

  1. e poi??scusa ma ci lasciate così??
    cmq oltre a essere un’eterna indecisa e pure sacchipanza ora tutti sapranno che sei anche una PISCIONA!!

  2. non ci fate caso … l’asia sta mettendo in luce tutti i suoi difetti ….abituatevi ….e sorridete !!!!!!!!
    Purtroppo la sua passione sono il mangiare … i cessi … i luoghi … le persone…
    ma siccome è molto intelligente vedrete che prima o poi si calmerà … è ancora presto ad accettare le varie situazioni …non ancora si stacca dall’italia …
    ma lo farà …….
    intanto cominciate a ridere ….per quello che verrà dopo …mi aspetto di tutto …….
    meno male che paolo so che guarda ..sente e ride con la sua solita calma ….
    però diciamo anche che alcuni paesaggi gli piacciono …
    non è poi così grave la situazione ….
    ciao alla prossima ……..

  3. incazzarsi é controproducente. Te lo dice uno che ha imparato 🙂
    Vedila così: meglio un sorriso che un “ma no me rompe i coglioni co sto bagno!”

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